Respiro: l’aria che entra e che esce. Dalla bocca, dal naso
fin nei polmoni e in tutto il corpo. Sì, in tutto il corpo perché l’aria
ossigena tutte le cellule dell’organismo, le fa vibrare, le rende vive e capaci
di regolare le proprie funzioni di carico e scarico. Più il respiro è libero di
fluire tanto più c’è equilibrio dal punto di vista fisico, emozionale e mentale.
Hai mai notato quanto sia diverso il nostro respiro in base
alle emozioni che stiamo vivendo?
Quando siamo rilassati il respiro è diaframmatico e arriva
lentamente nella pancia, quando lo stress ci sovrasta le
inspirazioni ed espirazioni seguono un ritmo più irregolare e respiriamo nella
parte più alta, nel petto.
Respirare è la cosa più semplice e naturale che esprimiamo,
è il segno riconoscibile della vita che ci attraversa. Possiamo decidere
volontariamente di modificare il suo ritmo e allo stesso tempo anche quando non
ci portiamo attenzione è il nostro sistema nervoso autonomo che lo regola.
Il respiro è vita e tutto ciò che abbiamo intorno respira,
vibra seguendo i propri ritmi.
Quanto dura l’esistenza di un batterio? Poche ore. E la vita di una farfalla? Qualche giorno. Alcune specie
vegetali una stagione. Tra le specie animali ci sono casi di longevità di
decine d’anni. Se osserviamo l’evoluzione del pianeta Terra parliamo di ere
geologiche. Tutte le situazioni elencate hanno in comune il fatto che vivono,
che l’esistenza si esprime con un proprio ritmo.
Possiamo esserne più o meno consapevoli ma il modo con cui
respiriamo è allo stesso tempo il modo in cui ci lasciamo vivere. Questo è
possibile proprio perché la vita è intorno, ci avvolge, ci attraversa e ne
facciamo esperienza in prima persona. La nostra esperienza è riconoscibile nei
segni del nostro corpo.
Nella parte inferiore della gabbia toracica abbiamo una
struttura anatomica simile ad una cupola, il diaframma respiratorio, che
permette all’aria di entrare nei polmoni e quindi di circolare in tutto l’organismo
per nutrirlo. La sua forma permette questa funzione oltre a quella di
massaggiare le viscere, di mantenere una certa tonicità nei tessuti e di separare
il cuore ed i polmoni dagli altri organi dell’addome. Oltre a permettere l’allargamento
e la retrazione della gabbia toracica questa struttura muscolare, tendinea,
fibrosa si trova in una zona di contatto tra la vita che entra con il respiro e
la nostra esperienza della vita stessa, il nostro modo di respirarla.
Portare consapevolezza al respiro dona un senso a ciò che
stiamo vivendo, a come lo stiamo vivendo.
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