Cranio Sacrale





Più di dieci anni fa provai alcuni trattamenti di craniosacrale e sperimentai un rilassamento tale che mi sentivo sprofondare sul lettino, il corpo si lasciava andare e perdevo la sensazione fisica dei mie confini, delle mani dell’operatore appoggiate su di me, sentivo il calore espandersi ovunque e percepivo dei movimenti nuovi del corpo, un senso di espansione, di allungamento e fluttuazioni come se fossi adagiato su un materassino in mezzo al mare, alcune volte anche scatti alle articolazioni delle gambe, delle spalle, delle cervicali.
Alla fine della sessione mi sentivo come nuovo: fresco nella mente e nel corpo come se avessi dormito un sonno rigeneratore di 10 ore almeno.
Cos’era tutto questo? Non sapevo spiegarmelo ma ero pronto a riprovare queste ed altre nuove sensazioni dopo qualche settimana.
Con il susseguirsi delle sessioni l’operatore mi invitava a portare attenzione ad alcuni cambiamenti che avvenivano nel corpo, nelle sensazioni che provavo, nello stato emotivo in cui mi trovavo, mi sentivo stimolato nella scoperta delle potenzialità del mio corpo e nell’essere consapevole in ciò che succedeva.
Ero sempre più curioso e affascinato, le domande erano tantissime e le risposte non mi bastavano.
Continuando a dare spazio alla mia curiosità, un anno dopo ebbi la possibilità di trovare le risposte: stava iniziando un nuovo training di craniosacrale condotto proprio da colui che mi aveva offerto le meravigliose sessioni. Cominciai e mi resi subito conto che avrei conosciuto tanto in base a quanto mi sarei offerto di imparare ed era un nuovo modo di apprendere, perché le risposte le avrei avute tramite sensazioni non nozioni. La teoria mi indicava il modo di osservare l’espressione della vita in un corpo ma le risposte rispetto alla reale espressione di quel corpo, in quel determinato momento erano soggette alla mia reale intenzione di investigarle senza pregiudizi e paure.
Quelle sensazioni che avevo cominciato a provare sul lettino mesi prima si stavano amplificando: nel mio corpo, nella persona stesa sul lettino e nello spazio che si creava attorno.
Forse amplificare non rende nemmeno l’idea, non è come alzare il volume di un altoparlante per sentire meglio dei suoni, è più come permettere a tutta un’orchestra di suonare, vibrare dentro il mio corpo e tutto attorno. Continuare a cercare risposte voleva dire che l’orchestra avrebbe suonato la sua musica, dentro e fuori di me e io non potevo decidere di contenerla, di mettermi comodo su una poltroncina ad ascoltare, perché quella musica veniva anche dal mio corpo.
Stavo utilizzando il mio corpo per accordarmi con l’altro e far vibrare quelle informazioni e non avevo alcuna idea di quello che sarebbe accaduto o meglio: non ne potevo conoscere l’intensità.
Ricordo la prima volta che mi orientai all’ascolto del ritmo craniosacrale dalle caviglie, gli insegnanti ci guidarono e ad un certo punto sentii come un’onda venire nella mia direzione, gonfiava e gonfiava e non ebbi il tempo di realizzare alcunchè, rimasi stordito, impaurito e affascinato al punto che nei mesi a venire, spesso, andando alle caviglie, mi prendeva la tachicardia.
Dopo quel training di due anni, ne ho iniziato subito un altro e un altro ancora e seminari di approfondimento, corsi avanzati e sto imparando a modulare la mia intenzione di avere risposte, di accordare gli strumenti.
Lo stupore di fronte all’intensità di quella musica non cambia, si approfondisce, si assottiglia ed è qualcosa di così meraviglioso da poter dire che è essenziale, vitale. Mi nutre.
 
IL TRATTAMENTO CRANIOSACRALE

Il sistema cranio-sacrale comprende le meningi, le ossa del cranio e il sacro, le fasce che si irradiano dalle meningi a tutte le parti del corpo (circondano ogni nervo ed ogni via nervosa) e il liquido cefalo-rachidiano, che viene prodotto all’interno del Sistema Nervoso Centrale.
Tutte queste strutture pulsano con un movimento simmetrico, equilibrato e ritmico (definito ritmo craniale) che si riflette all’esterno tramite le strutture fasciali, cioè connettivali, a tutte le parti del corpo.


La scoperta del sistema C.S. risale agli inizi del 1900 grazie al lavoro del Dottor William Sutherland, osteopata. Sutherland fu affascinato dalla struttura delle ossa del cranio, convinto che la struttura permettesse un movimento che non si esauriva con le necessità della nascita e lo sviluppo nell’infanzia. Iniziò quindi una serie di esperimenti su di sé, usando un elmetto di sua invenzione, con cui poteva variare e controllare la pressione sulle varie parti del cranio. La moglie collaborò prendendo nota di tutti i cambiamenti che intervenivano man mano, da quelli dell’umore a quelli di coordinazione. Questo lo portò alla conclusione che esistesse un movimento cranico anche nell’adulto.
Sviluppò poi tecniche manuali per l’individuazione di anomalie nel movimento del cranio e per la loro correzione. Purtroppo mancavano al tempo strumenti scientifici in grado di comprovare la veridicità del suo lavoro e dei prodigiosi risultati che riusciva ad ottenere.

Nel trattamento del sistema craniosacrale l’operatore cerca di identificare aree di restrizione, compressione o tensione attraverso il corpo che possono impedire un corretto funzionamento degli organi, dei muscoli, dei nervi, la circolazione del sangue e i tessuti del corpo in generale; queste restrizioni possono essere il risultato di danni, infezioni, infiammazioni, tensioni emotive o patologie o possono anche essere causate da compressioni avvenute durante il processo di nascita.
L’operatore pone le sue mani gentilmente sul corpo, identificando le aree di restrizione o tensioni, e seguendo anche le più piccole pulsazioni e movimenti che si manifestano nel sistema cranio-sacrale fino a che dei punti di resistenza vengano rilasciati, facilitando il ritorno dei tessuti all’equilibrio, aiutando a ristabilire la propria funzionalità nelle aree affette del corpo.
Il trattamento è leggero, confortevole e piacevole e crea un senso di pace, calma e benessere.
Normalmente, ci si distende su un lettino da massaggio, vestiti e si sperimenta il tocco molto leggero delle mani dell’operatore.
Il corpo è immobile e messo nella condizione più confortevole possibile. Si potrà avvertire un profondo senso di rilassamento così come sentire fenomeni di calore, di pulsazione, di qualcosa che si muove all’interno del corpo, o altre sensazioni.
L’operatore ascolta attraverso le mani quello che succede nel corpo del cliente e in questo modo identifica e tratta le tensioni e i dolori che ne sono trattenuti.
Il trattamento CranioSacrale è guidato dal cliente. Il suo stesso corpo dirige il ritmo del lavoro, così può rimanere a suo agio, e sentire e integrare i cambiamenti che avvengono.
In questa omeostasi il movimento più piccolo ci sembra molto grande e le leggerissime manovre, pressioni, supporti delle mani di chi fa il trattamento cranio sacrale fanno piano piano emergere una sensazione di calma profonda, di tranquillità un senso di pace, che si può definire in vari modi: rilassamento profondo - ritmo alfa del cervello – come quando mi sto avvicinando al sonno e lascio andare i pensieri, tensioni corporee, etc.
Il rilassamento è la risposta del corpo quando entra in sintonia con il suo stesso ritmo cranio sacrale.
Il ritmo Cranio Sacrale è molto lento, con una media di cicli di 3-7 al minuto, é un potente armonizzatore, e rappresenta proprio il nostro spazio di profonda tranquillità.
E’ da questo spazio che parte il trattamento, che tende ad armonizzare, bilanciare, ri-allineare, le strutture del nostro corpo.

Il trattamento cranio-sacrale è così delicato che è sicuro e va bene per persone di ogni età e nelle condizioni di dolore acuto o di particolare fragilità; proprio il cranio-sacrale è spesso consigliato quando altre terapie possono essere rischiose, come durante la gravidanza, dopo un’operazione o un incidente.




La disciplina craniosacrale opera verso il riequilibrio psicofisico della persona perché ritrovi il suo Benessere, stimolando processi corporei profondi che ristabiliscono i livelli di equilibrio del sistema nervoso vegetativo; la produzione ormonale e la capacità di reazione lotta/fuga si riequilibra, la reazione agli stimoli stressogeni si normalizza e l’organismo reagisce andando verso consapevolezza di sé e autoguarigione.
Può essere di supporto in problematiche come dolori di varia origine (problemi posturali, colpi di frusta, squilibri della masticazione, bruxismo, disturbi dell’apparato respiratorio e delle funzioni vascolari, dolori cronici, emicranie, disequilibri del sistema nervoso, esiti da traumi e incidenti) ma anche per stress e stanchezza.
Non sostituisce diagnosi e terapia medica.

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