Meditazione Biodinamica



LA PRATICA DELLA MEDITAZIONE
 INCONTRA LA BIODINAMICA



 


La meditazione è un'esperienza soggettiva, uno “stato dell'essere” riconoscibile nel momento in cui realizziamo che la percezione di noi stessi si manifesta in modo particolarmente intimo, personale e morbido.

Osserviamo le sensazioni fisiche, le emozioni, i pensieri e contemporaneamente affiora la consapevolezza di essere 
al centro e creatori stessi dell'esperienza.
La “presenza” cioè lo stare in contatto con ciò che si manifesta nel corpo, nella mente, nel cuore, momento dopo momento, è la qualità che ci fa riconoscere il dinamismo 
di queste percezioni.

La “pratica” è una forma, una struttura, un rituale, attraverso 
la quale è possibile fare l'”esperienza” della meditazione 
e nel corso dell'evoluzione dell'uomo si è
tramandata da molteplici uomini di medicina e di religione.
Nel secolo scorso, si sono create le giuste condizioni affinchè ci fosse la condivisione di tali conoscenze ed un interesse sempre più globale in tali pratiche.

Osservare un fenomeno da più angolazioni, ne permette 
una comprensione più profonda.

Così, dalle svariate tradizioni spirituali, dai loro insegnamenti, alle attuali scoperte nei campi delle neuroscienze, della fisica quantistica, della biologia, della psicologia, ecc...
è ormai riconosciuto come l'essere umano sia l'espressione “olistica” di un “centro”di coesione corporea, energetica, psicologica, spirituale: “anima” o “coscienza”.

E' attraverso il contatto con questo centro che riconosciamo
la manifestazione della vita dentro ed attorno a noi.

Un'importante condivisione di conoscenze è rappresentata 
dallo studio di quelle forze che guidano lo sviluppo embrionale e che continuano a guidare e sostenere la nostra struttura per tutta la durata della nostra vita e che sono la base della nostra Salute: le “forze biodinamiche”.
Da alcuni decenni gli sviluppi della conoscenza in ambito biodinamico, stanno aprendo nuovi spazi di comprensione 
che portano con sé intimità, fluidità, gentilezza,
compassione e connessione.

La consapevolezza della propria Unicità, delle proprie potenzialità,avviene in modo graduale, con un processo che diventa il nutrimento per affrontare la vita con le risorse necessarie a renderla soddisfacente.

Si tratta di un vero e proprio percorso in cui tutto inizia con 
il “riconoscersi” nel corpo, condizione essenziale per portare l'attenzione al maggior numero di sensazioni,
espressioni delle manifestazioni energetiche, mentali, emotive, che inevitabilmente sono il risultato del nostro approccio alle esperienze vissute, dal momento del concepimento a quello attuale che sta scorrendo proprio mentre leggi queste righe.

Imparando a sostenere la capacità di osservarci in modo neutrale, prenderemo confidenza con il lasciar andare il nostro attaccamento, la nostra identificazione con ciò che conosciamo, per aprirci a spazi a cui usualmente 
non portiamo attenzione.

Riconoscere la Presenza, come incarnazione dell'Essere, come la nostra vera natura, diventerà la risorsa che ci orienterà nella vita, in modo fluido e soddisfacente.



La pratica della Meditazione Biodinamica permette di:

riconoscere come lo svelarsi della Vita si esprime attraverso 
il corpo e le sue capacità sensoriali, come individualmente viviamo le nostre potenzialità, i nostri “limiti” e come integrarli stando in contatto con le proprie risorse;

sperimentare come alla base di ogni movimento ci sia un inspiro ed un espiro, come il movimento stesso sia la nostra stessa natura. Ci orienteremo alle “Forze Biodinamiche”, espressione di quella saggezza che sta alla base dei nostri principi vitali;

connetterci alla Quiete, dove c'è una grande ricchezza 
di potenzialità, dove è possibile entrare in intima connessione con lo spazio attorno a noi, riconoscere che il Benessere 
è un processo in continua evoluzione, 
una risorsa sempre a disposizione.


Gli elementi essenziali della pratica sono:

Respiro. Gli schemi motori compensatori, il vissuto familiare, 
i traumi e lo stress emozionale condizionano il flusso delle respiro.  Attivando diversi tipi di respiro siamo in grado di stimolare nuove sensazioni interne, risposte e movimenti.

Suono ed espressione. La sua vibrazione penetra nella densità dei tessuti, facilita la mobilità dei fluidi, lenisce 
le zone del corpo dove ristagna lo stress, 
ci connette con la nostra energia.

Movimento. I movimenti permeano nei tessuti, amplificando 
le sensazioni e stimolando la risposta neurologica.

Sensazione di piacere. Usiamo le sensazioni piacevoli come 
guida per risvegliare i misteri del corpo e attivare 
i principi di riequilibrio.



Lasciar riposare l'attenzione in questi spazi di consapevolezza,
lasciarla addentrare in profondità,
come se entrasse in un grembo in attesa, 
a fecondarlo... fecondandosi.

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